
Purtroppo, come previsto, il coronavirus sta incidendo negativamente sull’economia italiana. A far muovere l’Unione Europea con la sua Banca Centrale è stata la brusca impennata dello spread italiano che è salito oltre 320 punti base.
Il prestito della Banca Centrale, che dirige la politica monetaria dell’Unione Europea, consiste in 750 miliardi di euro per l’acquisto di titoli pubblici e privati.
L’ attività sarà svolta per tutto il 2020 e comprenderà anche le cambiali con cui si finanziano molte imprese.
Tuttavia si prospetta il rischio di una Italia per una perdenza tra il – 6 e il – 10 del Pil Nazionale per un debito pubblico che va diritto per oltre il 150 e 160% rispetto al Pil. Si sta creando un circolo vizioso e per questo motivo gli italiani devono cominciare a lavorare al più presto.
Infine, assurdamente, la Banca Centrale Europea è pronta a rivedere i limiti che si è data agli acquisti di bond tedeschi, ovvero il titolo che fa riferimento il titolo italiano per misurare lo spread. Permetterebbe alla Banca Europea di superare il limite del 33% di acquisti su ciascuna emissione e la clausola che stabilisce acquisti per ciascun Paese proporzionati alla quota nel capitale della Banca Centrale Europea.